Nell’ambiente del Marketing, avere la possibilità di comunicare con il proprio cliente è tutto. Bisogna mantenere un buon rapporto, farsi sentire con regolarità, ed in generale essere in grado di far valere ogni singola parola nelle proprie manovre pubblicitarie. Tuttavia, si può notare lo stesso il disastro: cominciano a piovere le richieste di annullamento della Newsletter, e per molti versi l’utente non spiega mai chiaramente il perché – usando semplicemente l’opzione standard per dare un motivo dell’annullamento.
Certo, ci sono utenti che magari dicono anche la loro: ma forse, bisognerà sempre cercare di comprendere da sé perché tutto il resto ha annullato l’iscrizione. Analizziamo perciò uno dei motivi più probabili per il quale accade una problematica del genere e cosa possiamo fare per rimediare.
- Le mail non sono più rilevanti per il cliente / follower
Ecco un motivo per il quale bisogna sempre analizzare gli ultimi trend, e come può essere trattato un cliente (o comunque chi sta seguendo la nostra newsletter) in base alle ultime novità. Bisogna sempre tener d’occhio l’origine d’una particolare conversione: se è stato per un acquisto d’un prodotto di ferramenta, bisogna offrire sempre offerte per quel particolare settore. Se la persona ci ha cominciato a seguire per le notizie su un Meme, bisogna mantenere quella linea di comunicazione.
Se non ci è possibile comunicare contenuti che sono rilevanti come un tempo, si può sempre cercare di cambiare man mano le preferenze d’un utente con comunicazioni progressive, che vengono man mano accentuate nel tempo. Ma non bisogna cadere in un’altra trappola nel fare ciò, ovvero…
- Mandare troppe mail
La tolleranza d’un utente non va mai provata troppo. Per questo, mandare troppe mail può risultare in un annullamento dell’iscrizione: ma quando si può davvero capire e definire che un certo numero di Mail è davvero eccessivo? Sfortunatamente non esiste una strategia vera e propria. Se è per questo, seppure la ricezione di troppe mail può essere il primo motivo in assoluto per il quale un utente può decidere di annullare un iscrizione, è attualmente molto complesso capire quando la quantità è eccessiva.
Tuttavia, qualche modo per cercare di capire meglio il tutto c’è. Ad esempio, si può mandare un piccolo sondaggio proprio a proposito di questa faccenda. Ne basta uno molto semplice, in modo che si può capire subito il risultato, non rendetelo troppo semplice (sulla domanda “Ricevi troppa mail?” ogni utente dirà naturalmente di sì). Includete anche altre informazioni con risposte rapide da scegliere.
Ogni campo ha i suoi ratei d’interesse ed ingaggio. Provate a ridurre i messaggi lanciati ogni giorno e controllate se vi sono dei cambiamenti.
- Il messaggio pubblicitario è troppo spinto o artificiale
La chiave d’un buon marketing è di giocare sulla distanza, ma anche assicurando che il messaggio non sarà mai troppo spinto. In che senso? Prima della conversione, è normale parlare al potenziale utente in visita di come può comprare qualcosa e come può accedere alle ultime offerte – o ugualmente agli ultimi post. Ma una volta che questo finalmente s’iscrive alla Newsletter, è tempo di passare ad un altro livello di comunicazione: quello che non deve sempre spingere alla vendita o ad aprire argomenti continuamente. Questa è l’arte di personalizzare un messaggio a seconda dell’utente, per capire cosa gli interessa o gli interesserà di più, senza però invadere il suo sguardo con un “Compra! Compra! Compra!” o “Leggi! Leggi! Leggi!”. Deve essere uniforme, d’interesse, e ben calibrato.
Questo ci porta a concludere che, alla fine dei conti, è importante fare la giusta “manutenzione” fra i propri contatti. Capire cosa funziona di più, e cosa invece va rivisto.