Quando si pensa all’inquinamento, la prima figura che ci viene in mente sono i classici gas di scarico di fabbriche e automobili. Da quando però l’ecosostenibilità è divenuto tema caldo in ogni parte del globo, l’analisi delle cause dell’inquinamento ha coinvolto anche altri settori. In particolar modo il mondo delle e-mail, essendo ormai da anni uno dei canali di comunicazione più utilizzati dalla maggior parte delle persone in tutto il mondo. Secondo Ademe, l’Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia, è stato calcolato che l’invio di 8 email emette lo stesso quantitativo di anidride carbonica di quella prodotta da un’auto che percorre 1 km. Se prendiamo in considerazione un’azienda di medie dimensioni i numeri schizzano alle stelle. Un’azienda con 100 dipendenti che inviano in media 33 messaggi di posta al giorno per circa 220 giorni all’anno, produce all’incirca 13,6 tonnellate di CO2, equivalenti a 13 viaggi andata e ritorno da Parigi a New York.
La ricerca svolta da Ademe
Il comitato scientifico messo a disposizione da Ademe ha voluto indagare su quale fosse l’impronta ambientale di una delle pratiche web più diffuse al mondo: l’invio di posta elettronica. Una serie di ricerche e studi per dimostrare che anche alcune pratiche svolte sul web, e più in generale l’internet come rete, possono compromettere il benessere del nostro pianeta. Così come i viaggi in auto o i voli intercontinentali, anche le mail contribuiscono all’emissione di CO2. Per ogni messaggio di posta vengono emessi fino a 20 grammi di CO2, se si calcola anche la corrente che alimenta il PC e quella dei server coinvolti nell’invio.Dietro il semplice click del tasto Invia, c’è in realtà tutto un mondo che può compromettere la salute dell’ambiente. Ogni messaggio infatti viene copiato circa 10 volte dai vari server prima di poter giungere a destinazione. Tutta una serie di passaggi che richiedono energia elettrica e che quindi producono emissioni nocive.
Cercare di limitare i danni
Tessa Gelisio, ambientalista e presidente di ForPlanet Onlus, si è incaricata di trovare una soluzione al problema. Sul suo blog Ecocentrica.tv, Tessa ha lanciato una campagna volta a ridurre gli sprechi anche in un settore come quello informatico, spesso poco considerato. Parliamo di una serie di buoni consigli legati al mondo delle e-mail pronto ad evolversi anch’esso verso una direzione green. Le regole esposte nel vadecum sono:
1) Pensare prima di scrivere;
2) Rileggere prima di spedire;
3) Evitare i CC inutili;
4) Usare le mailing list con intelligenza;
5) Evitare le mail non conclusive;
6) Organizzare un meeting;
7) Svuotare la mailbox;
8) Ricordare l’allegato.
Una guida breve ma di vitale importanza per l’ambiente, con la finalità di educare e sensibilizzare chi fa un abuso dei servizi di posta, inconscio del danno che arreca all’ambiente che ci circonda.